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Natura ed Escursioni

Il Parco regionale dei Boschi di Carrega

Descrizione:

Il Parco regionale dei Boschi di Carrega: riconoscere e comprendere le caratteristiche del territorio, distinguere le diverse specie vegetali e animali attraverso l’osservazione diretta e educare alla valorizzazione e all tutela dell’ambiente.
Primo Parco regionale, i Boschi di Carrega sono ricchi di comunità vegetali e animali ben adattate all’ambiente. Diffuso è il bosco di castagno, sia da taglio che da frutto. Il restante manto vegetale è composto da boschi di querce e conifere. L’assetto boschivo è interrotto a tratti da valli di piccoli torrenti, laghetti e prati. Ricca fauna composta sia da specie di pianura che appenniniche. E’ possibile inoltre visitare l’Orto officinale con 33 specie di piante medicinali e aromatiche; il Giardino degli Uccelli, area didattica con tre capanni per il birdwatching, inserita in un apposito giardino di piante frugifere; la stazione meteorologica per l’elaborazione dati sugli aspetti climatici del parco.

Al Centro visite è possibile noleggiare mountain bike e bici per bambini da aprile a luglio e in settembre e ottobre la domenica pomeriggio al costo di euro 3,00 per mezza giornata.

Descrizione a Cavallo

L’itinerario ha una lunghezza di circa 130 km, tocca i paesi di Rubbiano, Castel Corniglio, Bardi, Borgotaro, Berceto e può essere fatto in due giornate.

L’Ippovia è un circuito ad anello che unisce le valli del Taro e del Ceno, con panorami di straordinaria bellezza, antichi borghi e meravigliosi castelli, può essere facilmente seguito anche dai pricipianti, grazie alla precisa segnaletica. Lungo l’itinerario le numerose aziende agrituristiche offrono accoglienza al turista e al suo cavallo.
L’itinerario inizia da Rubbiano e prosegue per Le Salde, Monte Cappuccio, Castel Fosio, Battilani, Molino della Pessola, fino ad arrivare a Castel Corniglio.

Si prosegue poi per La Fosa, Lagadello, Monastero, Varsi, Tognoni, Segarati, Casanova, Rugarlo e Bardi, dove si segnalano la Fortezza, una delle più antiche del parmense, e La Chiesa di Santa Maria Addolorata del 1520-22.
A Varsi si possono visitare le rovine del Castello di Golaso, in realtà un’antica fattoria fortificata ancora abitata e dalle origini sconosciute e il Monte Barigazzo, secondo vecchie tradizioni luogo preferito da diavoli e streghe.
Da Bardi si prosegue per Ca’ d’Alfieri, Monastero, Noveglia, Pieve di Gravago, La Maestà, Poggio, Cafraccia, San Pietro, Monte Cappella e Borgo Val di Taro. In località Porcigatone ha sede anche l’Oasi del WWF dei Ghirardi

Il tragitto procede poi in direzione di Berceto, attraversando diverse località quali Magrano, La Galla, Case Martinelli, Bergotto e Cà Del Vento, paesino nei pressi di Berceto. A Berceto si segnalano il Duomo e il suo Museo, importante punto di sosta e di culto lungo la Via Francigena.

Si procede poi per Roccaprebalza, Pagazzano, Calamello, Camporello, Solignano, Masereto, Molino della Pessata e infine Castel Corniglio, il cui Castello risale al Tre-Quattrocento.

Sono previsti anche due itinerari alternativi: il primo, da Castel Corniglio a Pellegrino Parmense; l’altro da Borgo Val di Taro a Compiano.